Oggi scriverò di sostenibilità e vorrei approfondire l’impatto ambientale dell’ “intelligenza” artificiale.
Anche io, come qualcuno potrà notare, nell’implementazione di questo sito ho utilizzato l’AI. Sia per creare le immagini sia per chiedere alcuni consigli relativi al tema da utilizzare su questo sito.
Ormai l’intelligenza artificiale è uno strumento quasi indispensabile: lo usiamo per generare immagini, per chiedere consigli su una lettera da scrivere, per cucinare e per risolvere problemi di programmazione e di qualsiasi genere.
E’ un’ottimo strumento, gratuito 1, comodo, e che sta diventando sempre più preciso e performante.
Come tutte le tecnologie, però, ha un forte impatto ambientale.
Infatti, per elaborare le nostre richieste e generare le risposte i server fanno tantissime operazioni e calcoli .
Di intelligente, infatti, di fatto non c’è nulla: si tratta “solo” di una serie di complesse operazioni matematiche che elaborano un’immensa mole di dati in pochissimo tempo.
Pertanto per fare questo servono computer incredibilmente potenti e che consumano molta energia.
Se vogliamo dare una stima di quanto impatta:
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- Per generare un’immagine con l’AI si consuma la stessa energia elettrica di quella della ricarica del 50% di uno smartphone 2
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- L’AI consuma circa mezzo litro d’acqua ogni 10-50 risposte. Quindi l’equivalente di una bottiglietta d’acqua 3.
In questo sito, ad esempio, ho creato 8 immagini con l’AI: l’equivalente di quattro ricariche di uno smartphone!
In definitiva, pertanto, il consiglio che si può dare è sempre lo stesso: non demonizzare questi strumenti ma utilizzarli solo in caso di necessità e non come “gioco” con cui creare migliaia di richieste al giorno.
Così come, ad esempio, accendiamo un elettrodomestico solo quando ci serve, lo stesso dobbiamo fare con i servizi come l’AI. Anche se non le vediamo, dietro ci sono dei potenti computer che lavorano (e consumano!).
1-Di gratuito, in verità, non c’è nulla. Noi cediamo in cambio i nostri dati più/o meno personali. E ci sono potenziali problemi colossali relativi alla nostra privacy. E questo meriterà un approfondimento che non potrò fare in questa sede.
2- ALEXANDRA SASHA LUCCIONI and YACINE JERNITE, Hugging Face, Canada/USA EMMA STRUBELL, Power Hungry Processing: “Watts” Driving the Cost of AI Deployment?, https://arxiv.org/pdf/2311.16863
3- Pengfei Li, Jianyi Yang,Mohammad A. Islam,Shaolei Ren, Making AI Less “Thirsty”: Uncovering and Addressing the Secret Water Footprint of AI Models, https://arxiv.org/pdf/2304.03271